<PECDestinatario> Indirizzo PEC del destinatario

Id SdI
1.1.6
Obbligatorio
No
Ripetibile
No
Valorizzabile
Caratteri min-max
0 - 256
Formato
normalizedString

<PECDestinatario>In questo nodo è possibile specificare l'indirizzo PEC del destinatario.

Anche la PEC può rappresentare un canale di trasmissione e dobbiamo segnalare che alcuni l'hanno interpretato erroneamente pensando fosse solo un nodo dove inserire la PEC del cliente. Quindi a scanso di equivoci, ribadiamo che è solo un nodo da indicare nel caso il cliente, si sia raccomandato di inserire la propria PEC, quale canale di ricezione delle fatture.

Vi rimandiamo al nodo <CodiceDestinatario> dove trattiamo più approfonditamente questo argomento e per la PEC possiamo adottare gli stessi ragionamenti.
Infatti, nel caso di Fattura tra privati, così come spieghiamo che il codice destinatario dovrebbe essere inserito con il codice neutrale "0000000", allo stesso modo suggeriamo di non inserire l'indirizzo PEC del nostro cliente.

Note tecniche sulla validazione - Dalla Versione V.2021

Lo schema di validazione SdI dalla versione V.2021 ha apportato delle modifiche inserendo il seguente xs pattern:

([!#-'*+/-9=?A-Z^-~-]+(\.[!#-'*+/-9=?A-Z^-~-]+)*|&quot;(\[\]!#-[^-~ \t]|(\\[\t -~]))+&quot;)@([!#-'*+/-9=?A-Z^-~-]+(\.[!#-'*+/-9=?A-Z^-~-]+)*|\[[\t -Z^-~]*\])

FeX intercetta questa validazione con errore di scarto FeX id 172.
Tale xs pattern è di ottima realizzazione e riscontra risultati molto simili alle specifiche W3C in contesto HTML5, con sole differenze su indirizzi tipo ".user@example.com", "user..@example.com" e "user..surname@example.com" che secondo il W3C (al contrario di SdI) sono indirizzi validi.
FeX inoltre effettua una verifica contemplando gli standard RFC ed in caso rende un avviso di qualità (FeX id 173), dove la più importante differenza è che un indirizzo tipo utente@domain (ovvero senza l'estensione del dot) risulta invalido, mentre per SdI e W3C è valido (nel mondo reale, seppur raro e poco attinente, effettivamente esiste, ad esempio: user@localhost).

Inoltre lo schema SdI nella versione V.2021 ha tolto il requisito minimo della lunghezza e quindi un indirizzo email tipo "x@x" risulta ora valido.

Notare che lo stesso tipo di validazione era stata inizialmente adottata anche per <Email> di <ContattiTrasmittente> e <Email> di <Contatti> <CedentePrestatore>, ma con il successivo schema, questi sono ritornati su un tipo di validazione particolarmente semplificato.